La famosa Colonna Mozza, sulla cima dell'Ortigara, a quota 2.105, posta dall'Associazione Nazionale Alpini.
Parlare della Grande Guerra, ad Enego significa parlare, purtroppo, di molti ragazzi che hanno perso la vita in questi luoghi, significa parlare del profugato, di battaglie che duravano per giorni e notti intere senza sosta, con numeri di morti e feriti da non riuscire neppure ad immaginarli. L’Ortigara, grande patrimonio del Comune di Enego e monte Sacro alla Patria Italiana, ha visto in questi cent’anni migliaia di visitatori alla sua cima, dove si trovano i Cippi commemorativi, Italiano e Austro-Ungarico, a ricordo di 22.000 e più caduti provenienti da Tutta Italia ed Europa. Fortunatamente tanti libri sono stati scritti, tante parole sono state spese per tener vivo il ricordo di tragedie che non si dovranno mai più ripetere. Ecco allora che nel piano interrato del Palazzo della Cultura e del Turismo di Enego, in via Chiesa è stata aperta la Mostra Permanente Commemorativa, curata dall’Associazione ANCR, dove si possono trovare vari reperti, fotografie, testimonianze di coloro che combatterono nei nostri monti, durante la Grande Guerra.
Così scriveva Paolo Monelli in “le scarpe al sole”:
« So a memoria il cielo notturno. Ebrietà primaverile di vento dopo la nevicata. Nuvole spazzine nettano, bianche, il cielo. Le cime sono nuove e pulite. Ora i morti dell’Ortigara hanno finalmente il loro sepolcro candido.»
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