Sentieri Storici

  • ENEGO: IL CASTELLO SCALIGERO E IL DUOMO DI SANTA GIUSTINA
  • IL SENTIERO DEI CIPPI 1752
  • ENEGO-TOMBAL-FORTE LISSER: LA PRIMA GUERRA MONDIALE
  • ENEGO-FORTE COLDARCO: LA SENTINELLA DELLA VALSUGANA
  • MONTE ORTIGARA: IL CALVARIO DEGLI ALPINI
  • CIMA CALDIERA: LE RETROVIE
  • MALGA FOSSETTA E IL SENTIERO DEI PARTIGIANI

 

 

Descrizione:

 

ENEGO: IL CASTELLO SCALIGERO E IL DUOMO DI S. GIUSTINA

 

Un magnifico tour tra i simboli di Enego: Castello Scaligero e Duomo di Santa Giustina.

 

Dal centro del paese salire la lunga scalinata fino al Duomo di Enego, affiancato dall’alto campanile. Dopo una visita all’interno (consigliatissima) scendere in via Marconi e nuovamente in centro. Da qui raggiungere piazza S. Marco e la Torre Scaligera. Aggirare le mura sulla sinistra per compiere un giro attorno a questo meraviglioso complesso del ‘300, un tempo formato da quattro torri collegate da mura. Prima di ritornare in centro non può mancare una visita in quota alla Torre con vista a 360° su Monte Lisser, Pale di San Martino, Vette Feltrine e Cima Grappa.

 

IL SENTIERO DEI CIPPI - 1752

 

Il sentiero segue per buona parte il confine tra Veneto e Trentino dove sono ancora presenti le pietre confinarie dell’anno 1752 che delimitavano il territorio tra l’Impero Asburgico e la Repubblica di Venezia. Il percorso si distingue in 869 per l’andata e 869B per il ritorno. Si consiglia di dividere l’escursione in due giorni.

 

La partenza è in località Frizzon che si trova 3,5 km a Nord del centro di Enego. Dalla chiesetta (976 m) si prende la strada che sale in direzione Ovest verso località Tana attraversata la quale si risale ancora fino alla Croce di Campo (q. 1446 m) nei cui pressi si incontra la linea di confine con il cippo n° 25. Seguendo il confine si scende fino al cippo n°23 e, superata la strada sterrata che risale la Val Brutta, si prosegue in direzione Ovest verso il Passo della Forcellona (q. 1436 m). Da qui si inizia ora a scendere, lungo una strada forestale, all’interno della vasta Piana di Marcesina per poi immettersi sulla strada asfaltata nei pressi dell’Albergo Marcesina (q. 1369 m). Prendendo a destra si segue la strada asfaltata per circa 800 m e, superati i bivi con il sentiero 869B, si raggiunge nuovamente il confine. Abbandonata la strada si svolta ora a sinistra e, seguendo il confine, si percorrono alcuni tratti rettilinei (attenzione alla svolta di 90° verso Nord in corrispondenza del cippo n°10) fino ad incontrare la strada sterrata (200 m dopo il cippo n°7) che sale dal Rifugio Barricata. La si segue in direzione Est per altri 200 m ed al bivio si svolta a destra. Al bivio successivo si svolta nuovamente a destra fino ad un’ampia curva ove si imbocca il sentiero, sulla sinistra, che porta in breve ai ruderi della ex casermetta della Finanza (area di sosta e cippo n°5). Si punta ancora a Nord attraversando il colle Lagonsin e quindi si riprende la strada sterrata che nel tratto finale aggira un’ampia conca. Al termine della strada (1470 m) si svolta a sinistra risalendo un sentiero abbastanza ripido fino a congiungersi con il sentiero 842 che scende dai Castelloni di San Marco (q. 1703 m). Lo si segue su strada in direzione Est e dopo alcuni tornanti si incontra nuovamente il confine. Abbandonata la strada si imbocca sulla sinistra il sentiero che, superato il bivio con il sent. 242, raggiunge in breve il cippo n°1 “Anepoz” (1625 m, ore 4,45). Il sentiero 869B è il percorso di ritorno che si interseca e sovrappone più volte con quello di andata. L’itinerario che parte dall’Anepoz, punta in linea retta verso Sud seguendo il confine fino alla ex casermetta (cippo n°5). Da qui si ripercorre la via di salita in senso inverso fino al bivio di q. 1355 m, nei pressi della Busa della Vedova, dove si prende sulla destra la strada bianca che, dopo una leggera salita, porta al bivio con la strada che scende da Mandrielle (1412 m). Si prosegue quindi lungo l’ampia strada bianca passando per Malga Buson, fino ad arrivare in prossimità dell’area attrezzata dove si abbandona la strada per svoltare a sinistra. Fiancheggiando le Paludi si raggiunge in breve la Cappella di San Lorenzo. Ritornati sulla strada asfaltata si prende a sinistra ed all’incrocio successivo si gira a destra verso la Val Coperta; poco dopo Malga Marcesina di sopra si trova il confine che si segue, in direzione Est, fino a poco oltre il cippo n°20 dove si incontra una strada forestale seguendo la quale, verso Sud, si arriva al Passo della Forcellona. Da qui si ritorna al cippo n°23 e, raggiunta la strada sterrata, si svolta verso Sud, passando vicino a Malga Val Bella per poi scendere all’ampio parcheggio del Centro Fondo Enego. Si segue quindi in direzione Est la strada asfaltata che risale fino a Casara Stazio dove si imbocca, sulla sinistra, il sentiero che scende rapidamente a Malga Agostini. Scendendo ancora lungo la strada, prima sterrata e poi asfaltata, si ritorna alla chiesa di Frizzon. (ore 9.05).

 

ENEGO – TOMBAL- FORTE LISSER : LA PRIMA GUERRA MONDIALE

 

Il forte Lisser: esempio di ingegneria e architettura bellica.

 

Per raggiungere questo magnifico complesso, e l’omonimo monte, dal centro di Enego si imbocca via Marconi prima e via Grottolea poi fino ad incrociare il sentiero CAI 868 che per mulattiera porta in località Tombal. Ora per strada sterrata si raggiunge prima località Lambara e poi, superate le casermette a servizio del forte, il Monte Lisser con l’imponente costruzione recentemente sistemata. Dalla cima la vista spazia su tutto il fronte della Prima Guerra Mondiale, a ovest le Melette, a nord il Portule, Cima Dodici, l’Ortigara e Cima Caldiera, a est Cima Campo e il Forte Leone, e a sud il Monte Grappa. Da qui sempre con sentiero CAI 868 si scende per i prati fino in località Tombal e poi per la stessa via di salita di nuovo ad Enego.

 

ENEGO – FORTE COLDARCO: LA SENTINELLA DELLA VASUGANA

 

Il forte Coldarco – la Bella Stella: una sentinella sulla Valsugana a due passi dal centro.

 

Dal centro di Enego scendere per via Roma fino al tonante n°16, abbandonare la strada Provinciale e, in discesa, raggiungere Coldarco di Mezzo, seguire le indicazione fino a raggiungere il forte Coldarco, costruito nella Prima Guerra Mondiale, con osservatorio e batteria in caverna.

 

Da qui proseguire per strada sterrata prima e strada asfaltata poi ritornare sulla Provinciale in corrispondenza del tornante n°10, scendere a sinistra per qualche centinaio di metri fino ad incrociare la Piovega di Sopra (CAI 868) e quindi in salita ritornare al punto di partenza.

 

MONTE ORTIGARA: IL CALVARIO DEGLI ALPINI

 

La battaglia dell’Ortigara nel giugno del 1917 divenne il calvario degli alpini e l’Ortigara il Monte sacro alla Patria.

 

In auto raggiungere Marcesina e proseguire seguendo le indicazioni per M.Ortigara (attenzione tratti di strada sterrata dissestata) fino a raggiungere Piazzale Lozze con ampia possibilità di parcheggio. Da qui a piedi per sentiero CAI 840 si raggiungere la piccola chiesetta di Monte Lozze con l’Ossario e la Madonnina. Si prosegue per sentiero e si attraversa il Vallone dell’Agnellizza, chiamato anche Vallone della Morte, fino a raggiungere il Passo dell’Agnella. Ora in ripida salita, aiutati da qualche tratto di corda, si raggiunge Quota 2.101m, con il Cippo Austriaco. Continuare diritti, puntando alla già visibile Colonna Mozza (Cippo Italiano) sulla cima dell’Ortigara. Dalla cima dell’Ortigara la vista spazia a 360° dall’Adamello alle Pale di San Martino, passando per Lagorai e Cima D’Asta. Scendere il versante sud del monte sempre su sentiero CAI 840 fino ad incrociare il percorso fatto all’andata. Per lo stesso sentiero di salita ritornare al parcheggio.

 

CIMA CALDIERA: LE RETROVIE

 

Cima Caldiera: le retrovie per l’Ortigara. Tra caserme, osservatori, teleferiche, trincee e gallerie.

 

In auto raggiungere Marcesina e proseguire seguendo le indicazioni per M.Ortigara (attenzione tratti di strada sterrata dissestata) fino a raggiungere Piazzale Lozze con ampia possibilità di parcheggio. Da qui a piedi per sentiero CAI  841 si raggiunge, tramite mulattiera, prima le caserme, poi l’osservatorio Torino, magnifico punto panoramico, ed infine la croce in ferro posta sulla vetta di Cima Caldiera. Da qui la vista spazia a 360° dall’Adamello alle Pale di San Martino, passando per Lagorai e Cima D’Asta. Scendere il versante Ovest fino a raggiungere il Pozzo della Scala e, percorrendo la prima linea italiana, passare per Cima Campanella e raggiungere la piccola chiesetta di Monte Lozze con l’Ossario e la Madonnina. Ora per sentiero CAI 840 ritornare al parcheggio.

 

MALGA FOSSETTA E IL SENTIERO DEI PARTIGIANI

 

Malga fossetta e il sentiero dei partigiano: sui luoghi di Luigi Meneghello e dei Piccoli Maestri.

 

In auto raggiungere Marcesina e proseguire seguendo le indicazioni per M.Ortigara prima e Malga Fossetta poi (attenzione tratti di strada sterrata dissestata), fino a raggiungere la malga, con possibilità di parcheggio. Da qui a piedi, seguire la carrareccia verso nord, superare il Sacello di Fossetta e raggiungere Porta Incudine. Ora salire per sentiero a Cima Isidoro incontrando le lapidi di alcuni giovani caduti combattendo per la libertà nell’estate del 1944 al seguito di capitan Toni, Antonio Giuriolo. Ritornare sui propri passi fino a Porta Incudine e da qui, o per la stessa via di salita, o per sentiero CAI 842 e CAI 845 ritornare a Malga Fossetta.

Con il patrocinio del Comune di Enego

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